Programma

Ore 9.00 – Saluti istituzionali

Ore 9.30 – I. Tra individuo e società
Presiede BRUNO BECCARINI CRESCENZI

Gambling dual disorder: una prospettiva di neuroscienze cliniche e psichiatria di precisione
ARIANNA GORACCI (Unisi)
Il disturbo del gioco d’azzardo (GD) è stato associato con altre diagnosi psichiatriche categoriali tra cui il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, la depressione, il disturbo bipolare, l’ansia sociale, la schizofrenia, il disturbo da uso di sostanze, il disturbo di personalità antisociale e sintomi dimensionali tra cui maggiore impulsività, scarso benessere emotivo, distorsione cognitiva, psicosi, autoregolazione carente, suicidio, ambiente familiare più povero e maggiore disagio mentale. Per questo possiamo definire il disturbo da gioco d’azzardo come “duale” e presentare il Gambling Dual Disorder come un disturbo dello sviluppo neurologico, anche dal punto di vista della psichiatria evolutiva e come endofenotipo. Interpretare il GD come parte di un “disturbo duale” è cruciale per la sua concettualizzazione appropriata dal punto di vista di neuroscienze cliniche, psichiatria di precisione e trattamento.

Da Pascasius al Brain Disease – Per una storia dei paradigmi del gambling
MAURO CROCE (Univda)
Dobbiamo a Justus Pascasius quello che può essere considerato il primo manuale per il trattamento dei giocatori patologici, “Alea. De Curanda Ludendi in Pecuniam Cupididate”, testo pubblicato in latino nel 1561. Saranno però necessari almeno un altro paio di secoli affinché il concetto di addiction possa acquistare interesse e cittadinanza in ambito psicopatologico e ciò che era stato interpretato sulla base di concetti quali vizio, peccato, possessione essere rubricato nel paradigma medico. Un paradigma che vede tuttavia dominante il modello del “brain disease” il quale rischia di mettere in ombra altre ipotesi, altre cause, altri fattori. Quale è invece l’influenza delle variabili contestuali e situazionali? Quale il cambiamento dello scenario del gioco e di conseguenza come cambiano i giocatori?

Il gioco d’azzardo in una prospettiva di interesse pubblico
SARA ROLANDO (Eclectica+)
Coniugando riflessioni teoriche provenienti dalla letteratura internazionale e dati provenienti da ricerche sociologiche condotte in Italia, il contributo ricostruisce la storia del sistema di regolazione del gioco d’azzardo in Italia analizzando le rappresentazioni, le narrazioni dominanti nel dibattito sociale e il ruolo dei diversi stakeholder. Adottando una prospettiva di interesse pubblico, attenta alle disuguaglianze sociali, l’intervento analizzerà poi come i fattori di contesto e le condizioni di domanda e offerta impattano sui comportamenti delle persone e sulla diffusione del gioco problematico, e come le definizioni, sociali e istituzionali, creano processi di stigmatizzazione che ostacolano l’emersione della richiesta di aiuto.

Ore 11.15 – Pausa caffè

Ore 11.45 – II. Tra società ed economia
Presiede ALBERTO BACCINI

“Esperienze d’azzardo”: un approccio etnografico allo studio del gambling
FILIPPO LENZI GRILLINI (Unisi)

Una ricerca antropologica condotta sul territorio toscano ha previsto di incrociare i dati raccolti attraverso interviste qualitative a giocatori e giocatrici e ai loro familiari con quelli frutto dell’osservazione etnografica nei luoghi dove l’azzardo legale si pratica e si “consuma”. Lo studio ha permesso di esplorare in profondità le varie dimensioni delle connessioni fra esperienze di gioco e percorsi di vita di coloro che hanno sviluppato una dipendenza da gambling. Narrazioni e pratiche saranno analizzate in una prospettiva olistica che permetta, da un lato, di decostruire le strategie seduttive messe in campo dalle imprese del settore e, dall’altro, di comprendere come vengono percepite le campagne di prevenzione, all’interno di un quadro più ampio che tenga conto dei processi socio-politici e macro-economici contemporanei in cui tali dinamiche sono inserite.

La tassazione dei giochi e il gioco d’azzardo
MASSIMO D’ANTONI (Unisi)

Una dimensione importante dell’intervento pubblico nel settore dei giochi è quella relativa al profilo fiscale. I giochi rappresentano da anni una fonte importante di gettito per lo Stato. La premessa è che, essendo il gioco una realtà non eliminabile, sia meglio regolamentarlo e ricondurlo a forme di controllo pubblico. La tassazione dei giochi è in parte riconducibile alla tipologia delle “sin taxes”. A questo riguardo, ci chiediamo in che modo gli aspetti fiscali contribuiscono a incentivare o disincentivare il gioco? In che modo la variabile fiscale può essere utilmente utilizzata per limitare gli effetti potenzialmente dannosi del gioco?

La struttura dell’industria dell’azzardo in Italia
GABRIELE MANDOLESI* (MEF)

Le forme di regolamentazione dell’azzardo nel mondo sono di diversi tipi: si va da quello in cui le attività legate all’azzardo sono gestite direttamente dallo Stato attraverso società interamente pubbliche, a modelli ibridi in cui parte delle attività sono gestite da società private, per arrivare al modello parzialmente liberalizzato italiano in cui società private gestiscono interamente il settore attraverso concessioni siglate con lo Stato, il quale mantiene il Monopolio e la funzione di regolatore/controllore. Nel corso della presentazione si fornirà un quadro su quali sono le caratteristiche dei gruppi multinazionali che operano in Italia, con un focus sulla partecipazione diretta ed indiretta del settore finanziario, e si rifletterà sulle le conseguenti implicazioni critiche.

Ore 13.30 – Pausa pranzo

Ore 14.30 – III. Diritto e regolazione
Presiede FABIO BERTI

Il modello italiano della regolamentazione e le varie forme di controllo sulle reti di gioco
LUCA TURCHI (ADM)

L’intervento, sviluppando tematiche affrontate anche nelle precedenti presentazioni, mira ad approfondire gli aspetti giuridici generali del panorama dei giochi pubblici italiano descrivendone la crescente importanza a livello economico determinatasi anche dalla progressiva regolamentazione di specifici settori di gioco. La caratterizzazione di un settore economico dall’elevata “liquidità” rende il comparto attrattivo e attaccabile dalle varie forme di illegalità: dai piccoli illeciti alle aggressioni di gruppi criminali organizzati. L’intervento vuole pertanto illustrare, alla luce della recente legge di delega fiscale, anche le azioni di prevenzione e di repressione condotte dai vari Uffici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non solo con riferimento alla sfera tributaria ma soprattutto come tutela del cittadino consumatore.

La tutela civilistica del giocatore d’azzardo
GABRIELE SALVI (Unisi)

L’intervento mira a fornire un quadro di insieme dell’incidenza del disturbo da gioco d’azzardo sugli atti giuridici compiuti dal soggetto affetto da tale disturbo, indagando le forme di tutela giuridica nei confronti di derivazioni problematiche o patologiche del gioco e della scommessa, soprattutto in relazione a forme di gioco che, per le modalità di fruizione, abbiano comunque le caratteristiche di un contratto riconducibile a un’attività imprenditoriale rivolta a consumatori o utenti. In questa ottica si opterà per una visione dinamica del fenomeno mediante la riconduzione della tematica a norme riconducibili al settore del diritto dei consumatori ed in particolare alla normativa sulle pratiche commerciali scorrette e ingannevoli, con particolare attenzione all’analisi dello strumento pubblicitario e di ulteriori forme di comunicazione, anche mediante richiami alla disciplina codicistica dei vizi della volontà.

Disturbo da Gioco d’Azzardo e sovraindebitamento
ANTONELLO IULIANI (Unisi)

L’intervento analizzerà il tema delle soluzioni civilistiche al sovraindebitamento del soggetto ludopatico, ponendo in risalto, in particolare, il ruolo che svolge l’accertamento della patologia nel contesto del giudizio di meritevolezza del debitore che intenda accedere alle forme di tutela offerte dal nuovo Codice della crisi d’impresa.

Profili penali del gioco d’azzardo patologico
DARIO GUIDI (Unisi)

L’intervento prenderà in esame il gioco d’azzardo patologico dall’angolo visuale penalistico, fornendo un sintetico quadro di insieme sul nucleo “minimo” di disciplina contenuto nel codice penale per poi analizzare più nel dettaglio due fenomeni criminosi che appaiono strettamente correlati al gioco d’azzardo e che negli ultimi anni hanno destato un forte e crescente allarme sociale: l’usura e il riciclaggio.

Ore 16.30 – IV. Diritto e servizi nel contesto italiano
Presiede MARIO PERINI

Il gioco delle mafie. Regolazione, mercati e criminalità nell’azzardo
ROCCO SCIARRONE, FEDERICO ESPOSITO E LORENZO PICARELLA (Unito)

Il mercato italiano dei giochi d’azzardo presenta dimensioni economiche e industriali di assoluto rilievo e una significativa vulnerabilità alle infiltrazioni e agli interessi criminali. L’intervento analizza il mercato del gioco pubblico in Italia ricostruendone dinamiche e filiere con l’obiettivo di individuare i fattori di contesto intorno ai quali possono schiudersi varchi per la penetrazione criminale. Su questo impianto è sviluppata un’analisi dell’operatività delle mafie nel comparto, costruita a partire da una ricerca empirica realizzata sulla base di fonti giudiziarie e interviste a testimoni qualificati. In particolare, sono state prese in considerazione trenta inchieste giudiziarie, che hanno interessato diverse regioni italiane, e che riguardano sia il gioco su rete fisica sia il gioco on line, in grande espansione negli ultimi anni. Mettendo in evidenza la porosità della dicotomia legale-illegale che sembra contraddistinguere le filiere del gioco d’azzardo, lo studio intende contribuire a una più precisa conoscenza delle dinamiche e dei meccanismi della presenza delle mafie nel settore, e offrire di conseguenza proposte di policy e nuovi spunti di riflessione per il dibattito pubblico in corso.

Intorno al gioco. Per una lettura situata dei contesti e degli stili di vita come pratica di prevenzione del GAP
MARCO BECATTINI (USL Sud Est – Regione Toscana) e GIULIA MASCAGNI (Unisi)

L’intervento proposto vuole offrire un inquadramento del fenomeno del gioco d’azzardo da una prospettiva multidisciplinare ponendo in evidenza il rapporto circolare intercorrente tra individuo, territorio, risorse (individuali ma anche di prevenzione e cura), e stili di vita. I dati presentati aiuteranno a fornire nuove e mirate risorse I. per leggere le dinamiche complesse di benessere e di malessere delineabili a livello locale; II. per individuare i contesti e i comportamenti più a rischio; III. per meglio intercettare e interpretare le richieste e i bisogni individuali e collettivi. L’obiettivo finale è quello di contribuire – sia a livello di policy sia a livello operativo di intervento sociale e sanitario – ad individuare con sempre maggior chiarezza le cause socio-culturali che favoriscono la ludopatia e a costruire modalità strutturate, durature e interdisciplinari di rimozione/contrasto.

Ore 18.30 – Inaugurazione esposizione multimediale
“L’illusione. Storie di ordinaria dipendenza”
(Magazzini del Sale, Palazzo comunale, Siena)
a cura di TerraProject Photographers e Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena

*interviene a titolo personale

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