Programma

9:30-13:00 Plenaria – La voce dei luoghi, Aula 1 (Palazzina Donne)

Il sapere collettivo nasce dalla ricucitura di diverse memorie di un luogo. Come definire allora le “memorie del luogo”, gli “interstizi tra luoghi chiusi”, le “voci plurali del luogo”?

Saluti del Magnifico Rettore Francesco Frati
Saluti del Direttore del Dsfuci Ferdinando Abbri

Introduce i lavori Francesca Bianchi (Università di Siena)

Intervengono Paolo Jedlowski (Università della Calabria), Giampaolo Nuvolati (Università Bicocca-Milano) e gli studenti rappresentanti Angelica Barile, Davide Ciofini, Lorenzo Russo

Discussant Loretta Fabbri (Università di Siena), Vincenza Pellegrino (Università di Parma)

14:00-17:30 I Laboratori – Metodologie per l’ascolto dei luoghi, Aule 4,5,6,7,8,10 (Palazzina Donne) Le iscrizioni ai laboratori sono sino ad un max. di 20/25 partecipanti.

I laboratori coordinati dai membri del Comitato scientifico, proporranno diverse metodologie (centrate sulla narrazione, la visualizzazione, la performance artistica) per raccogliere la voce dei luoghi così come definita nella plenaria, nei termini di memoria, interstizio, pluralità. L’obiettivo è esplorare una metodologia di indagine del “luogo” a partire dal punto di vista di chi lo traversa. Ciascun gruppo-laboratorio produrrà esercizi, dibattito per poi avere in seguito una breve composizione scritta di quanto emerso nel laboratorio.

  1. “Saremo stati felici?”
    Laboratorio di ascolto teatrale e immaginazione poetica
    a cura di Urban Creativity Lab e Libera accademia del Teatro.
    Il laboratorio inizierà ascoltando le voci escluse che, emergendo dal passato, testimoniano l’esistenza di uomini e donne che hanno a lungo abitato il Pionta. Ma l’atto di recuperare la loro memoria e la memoria del luogo, paradossalmente, è un dono: un modo di ascoltare le voci inascoltate al nostro interno, pezzi di anima scomodi perché dolenti o troppo luminosi. Attraverso esercizi creativi di scrittura, immaginazione guidata, poesia estrattiva, sarà effettuato un viaggio nel mondo interiore e nel “futuro anteriore della felicità”.
  2. “Tessere tra loro le memorie del luogo”
    Laboratorio di narrazione autobiografica sul “sentir i luoghi” a cura di Collettivo Sguardi Incrociati.

    Il metodo di ricerca-azione proposto è quello della “narrazione autobiografica corale”. L’obiettivo è produrre narrazione autobiografica sull’abitare, prima a livello individuale e poi a livello “corale” (componendo cioè le singole narrazioni per similitudini e per differenze, passando dall’io al noi usando le singole narrazioni per costituire una sorta di “coro”). Ci si propone quindi di introdurre all’uso della narrazione autobiografica di ghetto come strumento per ricostruire il proprio sentimento sui luoghi significativi ma anche per mettere in scena una memoria collettiva dei luoghi.
  3. “Memorie, luoghi e identità del volontariato”
    Laboratorio a cura di Centro Studi Merlini.

    Attraverso immagini e storie sulle Misericordie si cercherà di capire il nesso tra identità sociale del volontariato e spazi/luoghi nei quali esso ha iscritto e iscrive ancora la sua storia. L’obiettivo è portare la discussione e il confronto sull’importanza delle rappresentazioni di sistemi sociali organizzati, come il Movimento pluricentenario delle Misericordie che, presente in moltissimi contesti (città ma anche tante aree interne e in piccole e medie comunità di vita in Italia), deposita quotidianamente simboli identitari, significati, pratiche rituali, segni distintivi nei luoghi generando e rigenerando connessioni comunitarie e legami sociali.
  4. “Luogo-Corpo”
    Laboratorio a cura della Compagnia Teatrale Chille de la Balanza
    . Nel laboratorio verranno realizzati esercizi volti all’ascolto del luogo e degli altri, al superamento del giudizio e al “sentirsi centro”, quale condizione essenziale per esprimersi. Il training parte da giochi, musiche, suoni, luci, immagini, testi drammatici e non, frammenti di testi, esercizi, oggetti, odori che stimolino una prima breve improvvisazione con i seguenti obiettivi: imparare ad ascoltare, conoscere se stessi (anche attraverso l’altro) e gli altri, i propri e altrui limiti e provare a superarli; stabilire possibili relazioni tra persone e con le cose: ascoltare il luogo.
  5. “Tra pregiudizi e discriminazioni”
    Laboratorio a cura della Associazione culturale Pandora.
    Il laboratorio prevede un confronto sui temi del pregiudizio, della discriminazione e dello stereotipo, l’approfondimento del progetto “Human Library”: la storia, il metodo, le esperienze realizzate in Italia e inoltre la presentazione dell’Unjudgement Day, l’iniziativa che il 28 giugno 2020 vede svolgersi contemporaneamente la “biblioteca dei libri viventi” in tutto il mondo.
  6. “Visioni di Quartiere”
    Laboratorio
    a cura di Legambiente e Piccolo Opificio Sociologico.
    In questo ambito si propone un percorso partecipativo con tutti coloro che intendono riflettere sugli orizzonti e le opportunità esistenti per lo specifico spazio urbano e il quartiere dove trova collocazione anche il Campus Il Pionta. I cittadini, gli studenti e chiunque sia interessato a partecipare saranno stimolati a immaginare le possibili destinazioni d’uso di una porzione di spazio pubblico oggi molto dibattuto.
  7. “Raccontare il Parco del Pionta”
    Laboratorio con la Street Art a cura di Solo & Diamond e il Gruppo di Sociologia visuale (Università di Genova).
    Gli street artists sperimenteranno con studenti e cittadini le costruzioni progettuali di questa forma d’arte e come essa possa essere un efficace strumento di narrazione della memoria di un luogo, di una città, di una comunità urbana. Le memorie storiche e le prospettive future del parco del Pionta possono trovare rappresentazione attraverso nuove forme creative di comunicazione imponendosi nell’immaginario urbano collettivo. Nel laboratorio verrà materialmente inaugurata da Solo & Diamond, assieme ai partecipanti, una loro “creazione murale” realizzata per il parco del Pionta e la città di Arezzo.

Plenaria

17:30-18:30 Conclusioni a cura di Francesca Bianchi, Carlo Orefice, Sebastiano Roberto, Aula 1 (Palazzina Donne)