Presentazione

La Toscana possiede un grande patrimonio di produzioni agricole di qualità che hanno uno stretto  legame con il territorio, la sua storia e la sua identità. L’agricoltura ha plasmato il paesaggio rurale e dato origine a tecniche di coltivazione e prodotti che hanno sviluppato un importante repertorio di saperi immateriali (tradizioni, abitudini, leggende…) e materiali (architetture, strumenti d’uso).   Questo è il background dell’agricoltura di qualità che può diventare un fattore di successo imprenditoriale e un volano culturale importante, oltreché strumento di sviluppo sostenibile, di difesa del territorio, di tutela della biodiversità e di valorizzazione delle attività turistiche, per le aree rurali e anche per quelle urbane. La radice storico-culturale, applicabile anche al concetto di biodiversità oltreché al prodotto tipico, può rappresentare un forte strumento di attrazione anche nei confronti dei mercati internazionali, per lo sviluppo di un turismo consapevole, interessato a gustare i sapori e apprezzare i saperi dei prodotti nei territori di origine. Molte imprese agricole toscane possiedono inoltre un valore aggiunto intrinseco, legato alle loro radici storiche uniche, individuabili spesso nei loro archivi aziendali, nei luoghi delle loro produzioni e nelle tradizioni produttive ed artigianali; un patrimonio importante culturalmente ed economicamente, da valorizzare e non far scomparire nel tempo.

Negli ultimi anni si sta assistendo a un crescente interesse per questi aspetti e al fiorire di numerose iniziative di valorizzazione; tuttavia rimane ancora da individuare compiutamente una visione “territoriale” integrata e un’offerta di servizi sistemica all’interno di scenari più ampi e complessi (fiere, sagre, mostre, concerti ed altri eventi) sia a livello regionale che a livello locale.

Il 9 febbraio 2017 si terrà a Siena il Convegno “L’agricoltura come patrimonio culturale” organizzato dalle Università di Firenze, Pisa e Siena sul tema delle produzioni agricole di matrice storica e sulla loro valorizzazione come strumento culturale ed economico di sviluppo sostenibile, di salvaguardia del territorio e della sua biodiversità. Il convegno, frutto delle attività di ricerca portate avanti nel Progetto Farfalla, finanziato dalla Regione Toscana sul bando AgriFood, si propone di promuovere una discussione sui seguenti temi:

  • L’identità locale tramite la conoscenza del passato, delle tradizioni e delle culture locali, sia per quanto riguarda le aree rurali che quelle urbane.
  • Lo sviluppo sostenibile delle aree marginali attraverso la conoscenza e il trasferimento delle tecniche tradizionali di coltivazione e di trasformazione, in un paesaggio rurale regionale che tra la prima metà dell’Ottocento e gli inizi del terzo millennio ha visto una forte diminuzione della sua biodiversità e della complessa trama paesaggistica.
  • Nuove forme di turismo, consapevole ed esperienziale, anche in scenari meno frequentati sotto questo profilo.
  • La creazione di una struttura di servizi distribuita su scala regionale, in grado di mettere a sistema competenze e attività già esistenti ma frammentate.